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domenica 1 gennaio 2012

"Se lei potesse venire da me"... di David Herbert Lawrence


Quando mi chiedono qual è la poesia che preferisco, la mia mente ritorna sempre a questa. David Herbert Lawrence è certamente più conosciuto come scrittore che come poeta, e ci sono certamente miriadi di poesie stilisticamente superiori a questa, ma in questa ci rivedo tutta la mia esistenza, l’infanzia, la giovinezza, la maturità… ci sono poesie che ci piacciono, altre che ci rappresentano, alcune ci identificano, poche ci appartengono, ma solo rarissime ci fotografano, come in un’istantanea , e non è lei a scavarti dentro, perché quei luoghi, quegli odori, quelle immagini, quei ricordi, erano già dentro di te, quei versi hanno avuto solo il merito di riordinarli… Questa poesia appartiene a quelle rarissime del mia vita. -Ivan70-

Se lei potesse venire qui da me
ora che la violenza della falce
ha disegnato sentieri nel sole
e le rondini già fendono l'aria
al tramonto! Se venisse da me!


Se lei potesse venire ora da me
prima che le campanule sfioriscano falciate,
mentre le vecce si infiammano,prima
che cercando freschezza i pipistrelli
cadano nella notte; oh se venisse!


Staccati i cavalli,il crepitio della macchina
tace. Se lei venisse raccoglieremo il fieno
sulla collina e tranquilli giacere
davvero potremmo fin quando il cielo verde
non avesse più brividi nel lucore fremente.

Vorrei lasciarmi andare sopra il fieno
con la mia testa sulle sue ginocchia,
disteso, abbandonato,mentre lei
quietamente respira su di me
e silenziose crescono le stelle.

 
Vorrei giacere,immobile
come se fossi morto,ma sentendo
che la sua mano furtiva accarezza
la mia testa,il mio viso

fino a quando si sciolga il mio dolore.

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