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domenica 22 gennaio 2012

"Esperimenti in corso" di Ivan Gallozzi

Esperimenti in corso sulle vite delle persone, di cittadini ignari di ciò che gli si sta aprendo davanti, il baratro. La Grecia è stata sacrificata per vedere “l’effetto che fa”… e l’effetto è stato catastrofico, la Grecia quattro anni fa si sarebbe potuta salvare con 70 miliardi di euro, adesso ne occorrerebbero  700 di miliardi! Ovvero l’intero fondo salva stati che dovrebbe essere varato a fine gennaio dal Parlamento Europeo,  che ammonta appunto a 700 miliardi di euro, di cui l’Italia parteciperà per oltre 120 miliardi. La Grecia è stata abbandonata, è già tecnicamente fallita, i genitori abbandonano i figli negli asili nelle chiese davanti alle porte delle associazioni umanitarie, perché non possono più permettersi di dargli nemmeno da mangiare. E’ stata usata come cavia, per vedere le conseguenze che avrebbe prodotto il rigore economico (come se la storia del secolo scorso non l’avesse già insegnato, e la Germania avrebbe dovuto essere la prima a ricordarlo), il risultato è stato il fallimento, il default, dopo anni di tagli e sacrifici, di abbattimento dello stato sociale. La Grecia tornerà alla dracma, l’euro non la vuole più… le conseguenze non sono prevedibili, per nessuno.
Adesso c’è un’evoluzione della crisi, si passa alla fase due della sperimentazione, il paese indiziato a questo esperimento è l’Italia, ovvero pagare i crediti dello Stato con i debiti dello Stato, hai un credito con un’Istituzione statale, bene, verrai pagato in BOT, e le industrie potranno pagare i loro dipendenti con parte di quei BOT, e i cittadini potranno spendere quei BOT per acquistare beni e servizi, insomma si paga con il debito un credito, aggiungendo debito a debito, con una perdita reale dal valore nominale del titolo del 20%, tutto questo perché non potremo più piazzare il nostro debito sui mercati, S&P ci ha declassato a “debito spazzatura” (BBB) e quella spazzatura viene rifilata alle imprese e ai cittadini impoverendoli sempre di più, impoverendo il paese reale, anche qui per vedere “l’effetto che fa”. Ma non ci vuole un genio a capire che se pago il fornaio con il debito del meccanico e il meccanico paga il suo con il debito dell’idraulico, alla fine tutta questa carta straccia non varrà un bel niente, è solo spazzatura finanziaria destinata a farci fallire, anche per l’Italia il default è dietro l’angolo.
Si sentono quotidianamente degli UFO blateranti chiamati politici insieme ai loro cantori di regime (i media da loro foraggiati) spergiurare che noi no, non faremo la fine della Grecia, che abbiamo “fondamentali” più solidi! Ma di che parlano? Ma sono scemi o proprio del tutto in malafede? In Italia le fabbriche, le imprese , le aziende chiudono al ritmo di centinaia al mese, ormai da anni, l’economia non cresce da vent’anni  e per molti anni ancora non crescerà, siamo in piena recessione e la deflazione sarà presto una triste realtà, altre fabbriche chiuderanno perché non sapranno a chi vendere i loro prodotti in un paese impoverito che penserà solo alla sopravvivenza. Ma noi no, non faremo la fine della Grecia continuano a blaterare i buffoni di corte!
Oggi non è più il momento di dividerci, questa non deve essere una guerra per strati sociali, non deve essere una guerra tra tassisti e farmacisti, tra operai e liberi professionisti, è quello che vogliono, farci sentire in colpa di un disastro che hanno creato loro! Dovremmo invece unirci, tutti, e cacciare a pedate questa indegna classe politica che ci ha portato al fallimento e alla disperazione sociale.


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