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sabato 28 gennaio 2012

"La fine di un'era in rete" di Ivan Gallozzi

Questa settimana è partita una feroce censura della polizia federale degli Stati Uniti su richiesta delle grandi Major internazionali che in pochi giorni ha portato alla chiusura dei più importanti siti di file hosting e file sharing a livello mondiale, come Megaupload, Filesonic, Fileserve, Crocko, e sono andati perduti miliardi di file condivisi, attualmente è difficilissimo trovare link ancora attivi e funzionanti, hanno completamente spezzato i reni a milioni di Blogger nel mondo. Sui miei blog ho avuto perdite catastrofiche! Su quello dei libri ho perso il 98% del materiale che avevo pubblicato, il 96% su quello dei film e il 65% su quello della musica, su quello dei quotidiani ho perso tutto il materiale tranne quello degli ultimi tre giorni, che probabilmente verrà chiuso appena scoperto. E' la fine dei blogger, tra poco nessuno condividerà più nulla gratuitamente, perchè sarà tutto controllato e le sanzioni pesantissime. Sarà la morte di internet per come l'abbiamo conosciuto fino ad oggi, questo luogo di libertà e di libera circolazione delle informazioni e dei file non sarà più tale, sarà tutto a pagamento, come il resto della società! Hai i soldi? Compri le cose... Non li hai? Crepa! Alla fine sono riusciti a mettere le mani anche sull'ultimo strumento libero rimasto al mondo. 
 

venerdì 27 gennaio 2012

Ausmerzen: Marco Paolini racconta le deliranti teorie di selezione della razza dei nazisti.


Nel Giorno della Memoria, per non dimenticare, -MAI-, uno straordinario monologo teatrale di Marco Paolini: Ausmerzen. Il noto attore solito trattare argomenti difficili e d'impatto, vedasi lo spettacolo sulla diga del Vajont e il reportage I-Tigi sulla strage di Ustica, si cimenta questa volta in un'opera recitativa  dedicata alle delirante teorie dei nazisti riguardo alla selezione della razza.

 In diretta dall'ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano, l'artista veneto porta un nuovo spettacolo teatrale dai forti contenuti: Ausmerzen. Una narrazione pensata per approfondire il senso del ricordo descrivendo la terribile vicenda legata alle teorie dell'eugenetica che, fra il '34 e il '45, ha portato il nazismo alla sterilizzazione prima, e all'eliminazione poi, dei disabili e dei malati di mente. Paolini spiegherà in modo dettagliato tutte le tecniche sperimentali utilizzate per l'eliminazione di massa. Quello che sentirete non è frutto di fantascienza ma pura verità. Un progetto tanto efferato concepito dall'essere umano contro un proprio simile, in un periodo storico che sembra essere lontano anni luce dal presente, in realtà avvenuto poco più di sessant'anni fa.

 Con l'inconfondibile stile di Paolini, schietto, diretto e drammatico, lo spettatore apprenderà quanto era perfida e allucinante la pianificazione della selezione umana da parte dei nazisti; un'idea tanto assurda concepita non da una mente aliena ma da un uomo: Adolf Hitler. Nel Giorno della Memoria, Ausmerzen farà ricordare i milioni di morti nei campi di concentramento, nella speranza che ciò non accada mai più, in nessun vicino o lontano futuro. Ricordare per non dimenticare!

domenica 22 gennaio 2012

"Esperimenti in corso" di Ivan Gallozzi

Esperimenti in corso sulle vite delle persone, di cittadini ignari di ciò che gli si sta aprendo davanti, il baratro. La Grecia è stata sacrificata per vedere “l’effetto che fa”… e l’effetto è stato catastrofico, la Grecia quattro anni fa si sarebbe potuta salvare con 70 miliardi di euro, adesso ne occorrerebbero  700 di miliardi! Ovvero l’intero fondo salva stati che dovrebbe essere varato a fine gennaio dal Parlamento Europeo,  che ammonta appunto a 700 miliardi di euro, di cui l’Italia parteciperà per oltre 120 miliardi. La Grecia è stata abbandonata, è già tecnicamente fallita, i genitori abbandonano i figli negli asili nelle chiese davanti alle porte delle associazioni umanitarie, perché non possono più permettersi di dargli nemmeno da mangiare. E’ stata usata come cavia, per vedere le conseguenze che avrebbe prodotto il rigore economico (come se la storia del secolo scorso non l’avesse già insegnato, e la Germania avrebbe dovuto essere la prima a ricordarlo), il risultato è stato il fallimento, il default, dopo anni di tagli e sacrifici, di abbattimento dello stato sociale. La Grecia tornerà alla dracma, l’euro non la vuole più… le conseguenze non sono prevedibili, per nessuno.
Adesso c’è un’evoluzione della crisi, si passa alla fase due della sperimentazione, il paese indiziato a questo esperimento è l’Italia, ovvero pagare i crediti dello Stato con i debiti dello Stato, hai un credito con un’Istituzione statale, bene, verrai pagato in BOT, e le industrie potranno pagare i loro dipendenti con parte di quei BOT, e i cittadini potranno spendere quei BOT per acquistare beni e servizi, insomma si paga con il debito un credito, aggiungendo debito a debito, con una perdita reale dal valore nominale del titolo del 20%, tutto questo perché non potremo più piazzare il nostro debito sui mercati, S&P ci ha declassato a “debito spazzatura” (BBB) e quella spazzatura viene rifilata alle imprese e ai cittadini impoverendoli sempre di più, impoverendo il paese reale, anche qui per vedere “l’effetto che fa”. Ma non ci vuole un genio a capire che se pago il fornaio con il debito del meccanico e il meccanico paga il suo con il debito dell’idraulico, alla fine tutta questa carta straccia non varrà un bel niente, è solo spazzatura finanziaria destinata a farci fallire, anche per l’Italia il default è dietro l’angolo.
Si sentono quotidianamente degli UFO blateranti chiamati politici insieme ai loro cantori di regime (i media da loro foraggiati) spergiurare che noi no, non faremo la fine della Grecia, che abbiamo “fondamentali” più solidi! Ma di che parlano? Ma sono scemi o proprio del tutto in malafede? In Italia le fabbriche, le imprese , le aziende chiudono al ritmo di centinaia al mese, ormai da anni, l’economia non cresce da vent’anni  e per molti anni ancora non crescerà, siamo in piena recessione e la deflazione sarà presto una triste realtà, altre fabbriche chiuderanno perché non sapranno a chi vendere i loro prodotti in un paese impoverito che penserà solo alla sopravvivenza. Ma noi no, non faremo la fine della Grecia continuano a blaterare i buffoni di corte!
Oggi non è più il momento di dividerci, questa non deve essere una guerra per strati sociali, non deve essere una guerra tra tassisti e farmacisti, tra operai e liberi professionisti, è quello che vogliono, farci sentire in colpa di un disastro che hanno creato loro! Dovremmo invece unirci, tutti, e cacciare a pedate questa indegna classe politica che ci ha portato al fallimento e alla disperazione sociale.


lunedì 16 gennaio 2012

"Chi può torni alla vita rurale" di Ivan Gallozzi.

Purtroppo non hanno capito che dalla crisi non si esce con manovre lacrime e sangue, né con i tagli allo Stato sociale, in tempi di forte recessione e deflazione come questo, lo insegnava Keynes, il più grande economista del secolo scorso, si esce solo con la domanda aggregata, ovvero con l'intervento forte e massiccio dello Stato nella politica economica e monetaria a dare supporto e ammortizzatori adeguati alla crisi, e investendo per far ripartire l'economia, i tagli allo Stato sociale si possono fare in tempi di espansione economica e crescita, farli in questa condizione significa far fallire il Paese intero, le manovre lacrime e sangue non serviranno a niente se non riparte l'economia reale del Paese, perché se non produci ricchezza quelle manovre servono solo a coprire i buchi di bilancio o a pagare debiti pregressi, ma tra due mesi siamo da capo e bisognerà farne altre, e poi altre, e altre ancora, fino al default inevitabile. La Grecia dovrebbe insegnare qualcosa al riguardo, stanno abbandonando i figli alle associazioni umanitarie perché non possono più dargli nemmeno da mangiare, ed è la stessa situazione della Germania post bellica dopo la grande guerra, i vincitori Anglo/Francesi posero delle misure talmente pesanti da sopportare che la Germania fallì, si andava a comprare un kilo di pane con le carriole piene di marchi. Dobbiamo imparare dalla storia, Keynes l'ha insegnato per 50 anni in tutto il mondo, ma i leader europei sono sordi e ciechi e ci porteranno alla fine dell'euro e dell'Unione Europea con questa politica sciagurata e senza una visione a lungo termine della crisi. Prepariamoci al peggio, chi può, chi ha un pezzo di terra, chi ne ha la possibilità, e non sto scherzando, cominci o impari a piantare un orto, ad allevare animali da cortile come galline, conigli, pecore, perché il futuro sarà la sopravvivenza, e sopravvivrà a quello che ci aspetta solo chi potrà garantirsi il cibo in autonomia, tutto il resto diventerà ininfluente, inutile, nelle città non potremo mangiarci l'asfalto e il cemento, e sarà la guerra civile, quindi chi ne ha la possibilità, lasci le città il prima possibile e torni alla vita rurale, che sarà l'unica che potrà garantire alle famiglie di sopravvivere a questa crisi che esploderà sempre più nei prossimi anni, fino a portarci all'intero default economico su scala nazionale ed europea, perché con queste politiche è garantito che accadrà, ma pensarci allora sarà troppo tardi, bisogna cominciare a costruire prima la zattera di rifugio. Molti considereranno questo discorso troppo pessimistico, ma se leggete la storia recente e passata, quando le crisi sono state sottovalutate o peggio affrontate nel modo sbagliato -come adesso- le cose sono sempre andate a finire malissimo.

sabato 14 gennaio 2012

"Due schiaffi alla democrazia in Italia" di Ivan Gallozzi

Giovedì 12 gennaio sono stati sferrati due sonori ceffoni in faccia alla democrazia in Italia. Il primo schiaffo è il diniego della Camera dei Deputati di dare il via libera all'arresto di Nicola Cosentino, accusato di associazione camorristica come referente politico del clan dei Casalesi, una vergogna degna da paese incivile. In aula si sono sentiti applausi e grida di giubilo per lo scampato pericolo di "uno di loro" della casta/cosca di cui si è riempito il Parlamento italiano, la legge in Italia non è uguale per tutti, oggi è stato riconfermato, l'articolo 3 della Costituzione è lettera morta in un paese alla deriva morale culturale ed istituzionale.
Il secondo schiaffo dato alla democrazia è stata la bocciatura della Corte Costituzionale dell'ammissione dei due referendum per la cancellazione dell'attuale legge elettorale -il porcellum- che ha di fatto escluso i cittadini italiani dall'esercizio politico e democratico di eleggere i suoi rappresentanti in Parlamento, tutto rimarrà com'è, non aspettatevi cambiamenti dai partiti politici, non vogliono il cambiamento della attuale legge elettorale, è solo propaganda, vogliono continuare a decidere loro chi nominare e chi no. Abbiamo un Parlamento di nominati che risponde a cinque segretari di partito e non risponde più ai cittadini, e questo status quo rimarrà invariato, siamo stati esautorati anche dall'unico strumento di democrazia diretta, il referendum, la Corte Costituzionale si è purtroppo piegata alla volontà dei partiti e del Capo dello Stato che non voleva ulteriori frizioni parlamentari che potessero far traballare il governo Monti da lui voluto. Comunque per esprimere un giudizio definitivo e lapidario a questa nuova vergogna aspettiamo fine mese quando saranno pubblicate le motivazioni della Corte.
Ma una cosa è ormai certa; in Italia la democrazia è solo formale, non sono più i cittadini a decidere il loro futuro, ma sono le caste che lo hanno soffocato e lo stanno strozzando a morte. Fossi un politico comincerei a preoccuparmi per la rabbia che sta montando nel paese, soprattutto nelle classi sociali più disagiate, il rischio della tenuta sociale del paese è molto concreto, e a giocare troppo con il fuoco prima o poi ci si brucia. A buon intenditor poche parole, la gente è stufa, e se accorgeranno molto presto se continueranno su questo crinale.

giovedì 12 gennaio 2012

"Patria potestas perduta per fame" di Ivan Gallozzi

"In Grecia i genitori sono arrivati ad abbandonare i loro figli alle associazioni umanitarie perchè non possono permettesi più di dargli da mangiare".
Questi sono gli effetti della soluzione di Berlino per la Grecia! Ottusi fino all'inverosimile, vanno contro ogni logica economica, tagliare la spesa pubblica in tempi di forte recessione, sacrificando gli ammortizzatori sociali, significa mandare un Paese al disastro totale, assassinarlo al cuore. E questa sarebbe la cura che Berlino avrebbe deciso anche per gli altri Paesi con deficit "fuori norma" Italia compresa. I tagli al Welfare insegnava Keynes si possono fare in tempi di espansione e crescita, ma non in tempi di depressione economica e recessione, così il default del Paese è sicuro! Ma chi ci sta guidando in Europa? Due ciechi -Sarkozy/Merkel- che ci faranno piombare in una crisi peggio di quella del 1929 del secolo scorso. In Grecia sono arrivati ad abbandonare i figli alle associazioni umanitarie perchè non possono permettesi nemmeno più di dargli da mangiare.... Gli attuali governanti europei sono dei FOLLI senza cervello e senza scrupoli!

mercoledì 11 gennaio 2012

"Vivono a loro insaputa" di Ivan Gallozzi

 Ma che bella la “classe politica” italiana, che vive a loro insaputa… A Berlusconi pagavano le escort, ma lui non lo sapeva… pensava che andassero con lui per il suo “Amateur Talent”, va con le mignotte minorenni, ma lui non lo immaginava… gli avevano detto che era la nipote di Mubarak... e che fa l'arteriosclerotico? Si “tromba” la nipote minorenne di un capo di Stato estero, fortuna ha voluto che l’Egitto era impegnato nella primavera araba, altrimenti ci avrebbe dichiarato guerra. Bertolaso va al Salaria Sport Village a fare massaggi per la cervicale notte tempo, arriva una signorina in bikini, tette al vento, con tanto di preservativi in mano… ma lui ingenuo credeva che fosse la terapista per le sue vertebre… povero… e i preservativi a cosa servivano per avvolgergli il collo?… D’alema viaggia gratis sugli aerei dell’Enac del suo amico Vincenzo Morichini, ma non sapeva che doveva pagare… pensava fosse gratuito… e certo no, tu ti presenti all’imbarco senza biglietto e ti fanno passare perché le compagnie aeree sono delle Onlus in cui puoi viaggiare a sbafo… ma D’Alema, D’Alema... ma “vaffanbicchiere” come direbbe Michele Santoro. Scajola è insuperabile! Gli comprano casa vista Colosseo del valore di oltre 1 milione di euro, e lui non ne sa niente, e si incazza pure… "se scopro chi me l’ha comprata lo denuncio alla procura", e che cavolo, non si fanno questi scherzi di comprare casa alla gente a loro insaputa… Un Genio!!! A Tremonti il suo collaboratore Milanese pagava un affitto in nero di 8.500 euro al mese per una casa a Roma, ma lui povero… non ne sapeva nulla… "Milanese non mi ha mai detto niente"… ma che generoso Milanese! Pagava zitto zitto 8.500 euro al mese, furbo come una faina… Fino all’ultimo caso di questi giorni. Carlo Malinconico si fa pagare 29 mila euro di conto al Pellicano di Porto Ercole dall’imprenditore Piscicelli, uno della famosa cricca Bertolaso/Anemone/Balducci, ma non sapeva chi gli aveva pagato il conto… E già, tu vai in uno degli albeghi più costosi d’Italia, fai le tue vacanze, poi quando te ne vai, passi alla resort dell’albergo saluti e ti allontani… e quelli sorridenti ti dicono: "arrivederci signor Malinconico, ritorni presto", ma non ti chiedono di saldare il conto… nè a te viene il dubbio di doverlo pagare… Starordinario! Abbiamo una classe politica che vive a loro insaputa, non sanno ciò che dicono, non sanno ciò che fanno, non sanno ciò che gli succede intorno, e non sanno chi gli paga i conti… O forse lo sanno fin troppo bene. Questi ci pisciano in testa e ci dicono, piove!

venerdì 6 gennaio 2012

Ascoltala! Ascoltala la Vita! - di Ivan Gallozzi



Ascoltala! Ascoltala la Vita!
   La vita va ascoltata, va sentita, 
      non perdere più il tuo tempo a capirla,

in tanti, in troppi hanno fallito prima di te! 

Ricordalo, se vuoi afferrarne il senso, la sua profonda natura, 
    devi cominciare ad ascoltarla, devi imparare a sentirla, indosso, 
           come dolce compagna di viaggio, finché durerà il tuo viaggio. 

La vita non comprende le parole “dove” e “perché” così in uso a noi umani . 


domenica 1 gennaio 2012

"Se lei potesse venire da me"... di David Herbert Lawrence


Quando mi chiedono qual è la poesia che preferisco, la mia mente ritorna sempre a questa. David Herbert Lawrence è certamente più conosciuto come scrittore che come poeta, e ci sono certamente miriadi di poesie stilisticamente superiori a questa, ma in questa ci rivedo tutta la mia esistenza, l’infanzia, la giovinezza, la maturità… ci sono poesie che ci piacciono, altre che ci rappresentano, alcune ci identificano, poche ci appartengono, ma solo rarissime ci fotografano, come in un’istantanea , e non è lei a scavarti dentro, perché quei luoghi, quegli odori, quelle immagini, quei ricordi, erano già dentro di te, quei versi hanno avuto solo il merito di riordinarli… Questa poesia appartiene a quelle rarissime del mia vita. -Ivan70-

Se lei potesse venire qui da me
ora che la violenza della falce
ha disegnato sentieri nel sole
e le rondini già fendono l'aria
al tramonto! Se venisse da me!


Se lei potesse venire ora da me
prima che le campanule sfioriscano falciate,
mentre le vecce si infiammano,prima
che cercando freschezza i pipistrelli
cadano nella notte; oh se venisse!


Staccati i cavalli,il crepitio della macchina
tace. Se lei venisse raccoglieremo il fieno
sulla collina e tranquilli giacere
davvero potremmo fin quando il cielo verde
non avesse più brividi nel lucore fremente.

Vorrei lasciarmi andare sopra il fieno
con la mia testa sulle sue ginocchia,
disteso, abbandonato,mentre lei
quietamente respira su di me
e silenziose crescono le stelle.

 
Vorrei giacere,immobile
come se fossi morto,ma sentendo
che la sua mano furtiva accarezza
la mia testa,il mio viso

fino a quando si sciolga il mio dolore.

"Natale" di Giuseppe Ungaretti (1916)

 
"Natale"è una poesia composta nel Natale del 1916, durante un periodo  di licenza che Ungaretti trascorse a Napoli presso alcuni amici. Il momento di tregua dalla guerra consente al poeta un attimo di respiro: l'uomo straziato dal dolore per la morte dei compagni davanti ai suoi occhi. L’opera evidenzia tutta la tristezza del poeta, ancora impressionato dalla brutalità della guerra che non risparmia nessuno, e non ha voglia di passeggiare nelle piccole strade affollate di gente, durante le feste natalizie. Ungaretti frantuma i versi per dare l’impressione di un singhiozzo. Questo ritmo crea infatti tristezza e raggela l’animo del lettore, il che contrasta con l’immagine del caminetto, il quale più che calore pare evocare quelle emozioni che mancano. La poesia presenta figure retoriche come la metafora e la similitudine.

 Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono  

Sto
con le quattro
capriole di fumo
del focolare